1. |
Pazienza
01:21
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ciao mamma, ciao papà
sono tornato per sempre
ho finito di scherzare, di drogarmi e di frequentare brutta gente
sono qui per restare, per mangiare con voi
per essere svegliato ogni mattina
perché voi mi mettiate i vestiti che volete
con le camicie stirate... le camicie
voglio la mia stanzetta e farmi degli amici nuovi
e venire al mare con voi ma solo se sono buono
solo se suono buono
vi ricordate? era estate, eravamo in campagna
e mi mettevate gli orecchini di ciliegia...
gli orecchini di ciliegia.
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2. |
Risposta
02:11
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Lo so che vuoi essere felice ma non lo sarai mai e mi dispiace.
Non si tratta solo di te, l'hai ereditata da me e da tuo padre la bruttezza che hai dentro, sei nato sbagliato.
Ora puoi anche riempire la tua vita di progetti ma questo non ti completerà.
Tu sei tu figlio mio, e non c'è cura per questo.
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3. |
Caos
02:37
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Non ti nascondi quando bestemmi ai lati della stanza in un silenzio finto
sottopelle senti camminare un assillo sorto in quell'attimo.
Vivi una trappola, il cuore è cucito lento costretto a sentire il proprio battito
vivi una trappola, il cuor è cucito lento costretto a sentire che c'è
un respiro testardo è stato taciuto nel fango come un oblio rivolto a sé.
Soffocante caos, eccoti tornare, ordine morente, conflitto secolare.
Vivi una trappola, il cuore è cucito lento costretto a sentire il proprio battito
un respiro testardo è stato taciuto nel fango come un oblio rivolto stretto in un angolo.
Tu neghi la scelta di restare avvinghiato ad un ricordo sciolto nell'acido
se l'occhio nel litio scorgerà un uomo caduto nel baratro.
Soffocante caos, eccoti tornare, ordine morente, conflitto secolare.
Non sta invecchiando, non suda sangue.
No non importa, no non ha senso, germoglia. Dov'è il diavolo?
Puzza di zolfo, l'inferno è qua.
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4. |
Porte
03:05
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A volte sento come se fossi nato con una perdita, ed ogni cosa buona che ho cominciato fosse gocciolata via lentamente, e non tornerà più, mai più, dentro di me.
Mi sveglio tutti i giorni in mezzo all'oscurità, blocca la mia vista.
Sono debole, e stanco, ma continuerò a vedere ognuna delle mie decisioni sbagliate.
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5. |
Piangere
03:29
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Mordiamo e fuggiamo solo l’aria, solo il prossimo, e con tutti i nostri sforzi non ci spostiamo di un millimetro.
Cerchiamo di trarre dai libri tregua al dolore, stanchi di essere invischiati nei grovigli di una vita.
Preferiamo il silenzio del buio che discute con la luce per spartirsi il paesaggio in un angolo uguale, oscuro.
Dicono di aver lavorato tanto per costruire il paradiso, per poi scoprire che è popolato di orrori.
Quando penserete di riuscire a sorridere, noi vi insegneremo a piangere.
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6. |
Carne
01:39
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Sollevo il cuore all’altezza delle labbra per rimanere con la bocca preso nella rete dei tuoi capelli.
La mia mano non si rassegna e stringe / la tua carne scura / spinge il mio sguardo più dentro fino al di là del tutto.
I nostri ieri ripetono un eco senza / parole / scorrono nella corrente che ci ha portato qui.
Ed io ti assicuro certe volte che hai paura di me è perché sai che puoi fidarti.
D’ora in poi saremo la bestia che grida nel ventre del mondo
Fino all’ultima sillaba del tempo.
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7. |
Scavato
02:55
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Non so come ma certe cose io le vedo e basta.
Ho chiuso i miei stanchi e ho osservato quel mondo che pensavo di conoscere.
Io mi batterò finché dalle mie ossa non si stacchi le carne.
Io mi batterò.
Sono le piaghe di un malato seduto di fronte a un piano immaginario scavato a forza da suoni ancestrali e lontani.
Io mi batterò finché dalle mie ossa non si stacchi le carne.
Io mi batterò, ancora.
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8. |
Selenofilia
03:07
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Chiedo scusa per il disordine, oggi ho avuto molto altro da fare, domani potrebbe essere diverso.
Chiedo scusa per ciò che non ho detto, ma oggi ho avuto molto altro da esprimere, domani potrei non aver voglia di parlare.
A quest’ora eravamo amanti di sale e adesso non voglio ricordare il nostro scoglio nel mare immerso e nei tuoi occhi cieco amore.
Tutto sommato ora avrei una Luna, tutto sommato ora non sei qui con me.
Prometto di aspettarti lì e anche se mi viene a mancare il fiato provo a respirare.
Prometto contro l’insaziabile pioggia di stringerti nell’ultimo abbraccio per ricominciare.
Prometto di amare, di essere disposto a viaggiare sulla superficie del sole, dove puoi cantare la nostra fine.
Sono l’orologiaio che porta indietro le lancette per macinare il mio volto insignificante, così da non dover tagliare questa gola, e quando finirò per tacere grideranno le pietre.
Non farò altro che esercitarmi a dirti addio.
Tutto questo mi fa schifo.
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9. |
Rei
03:49
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Le cose che io possiedo sono una vita, uno spirito e ciò che lo racchiude: il corpo.
Chi è costui? Sono io. Cosa sono io?
Montagne imponenti: cose che mutano in un lungo tempo.
Cielo plumbeo: una cosa unica agli occhi.
Il Sole: una sensazione piacevole.
Molte cose uguali, molte cose inutili.
Io odio il colore rosso sangue. Il colore del sangue. L’odore dell’uomo.
Sento il mio corpo che si discioglie, non riesco a distinguere me stesso, la mia forma.
Io, una cosa creata da Dio. Dio, una cosa creata dall’uomo.
Sento il mio corpo che si discioglie, non riesco a distinguere me stesso, la mia forma si dissolve.
(Avverto presenze esterne. C'è qualcuno là fuori, al di là della soglia? Cosa sei tu? Chi sei tu? Chi sei tu? Chi sei tu?)
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